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La testa ben fatta


La prima finalità dell’insegnamento è stata formulata da Montaigne: è meglio una testa ben fatta che una testa ben piena. Cosa significa (una testa ben piena) è chiaro: è una testa nella quale il sapere è accumulato, ammucchiato, e non dispone di un principio di selezione e di organizzazione che gli dia senso. Un (testa ben fatta) significa che invece di accumulare il sapere è molto più importante disporre allo stesso tempo di: un’attitudine generale a porre e a trattare i problemi; principi organizzatori che permettano di collegare i saperi e di dare loro senso ... al nuovo spirito scientifico si dovrà aggiungere lo spirito rinnovato della cultura umanistica ... un’educazione per una testa ben fatta, mettendo fine alla separazione tra le due culture, consentirebbe di rispondere alle formidabili sfide della globalità e della complessità della vita quotidiana, sociale, politica, nazionale e mondiale ... un insegnamento educativo ha la missione ... di trasmettere non del puro sapere, ma una cultura che permetta di comprendere la nostra condizione e di aiutarci a vivere ... può aiutare a diventare migliori e, se non più felici, ... ad accettare la parte prosaica e a vivere la parte poetica delle nostre vite.

Edgar Morin La testa ben fatta, Milano 2000

Ora più che mai c'è bisogno di comunità


Innanzitutto, la comunità è un luogo «caldo», un posto intimo e confortevole. È come un tetto sotto cui ci ripariamo quando si scatena un temporale, un fuoco dinanzi al quale ci scaldiamo nelle giornate fredde. Fuori, in strada, si annida ogni sorta di pericolo e ogni volta che usciamo dobbiamo sempre stare sul chi vive, badare bene a chi rivolgiamo la parola e a chi ce la rivolge, tenere costantemente alta la guardia. All’interno della comunità, viceversa, possiamo rilassarci: lì siamo al sicuro, non ci sono pericoli in agguato dietro angoli bui (e anzi non esistono proprio «angoli bui»). All’interno di una comunità la comprensione reciproca è garantita, possiamo fidarci di ciò che sentiamo, siamo quasi sempre al sicuro e non capita quasi mai di restare spiazzati o essere colti alla sprovvista. Nessuno dei suoi membri è un estraneo. A volte si può litigare, ma si tratta di alterchi tra amici e tutti cerchiamo di rendere la nostra integrazione ogni giorno più lieta e gradevole. Può capitare che, sebbene guidati dal comune desiderio di migliorare la nostra vita comune, discordiamo sui modi per raggiungere tale obiettivo e, tuttavia, non desideriamo mai il male altrui e possiamo essere certi che tutti coloro che ci circondano non desiderano altro che il nostro bene. (tratto da Bauman, Voglia di comunità)

La Qualità sta nelle nostre scelte.


" Qualsiasi lavoro tu faccia, se trasformi in arte ciò che stai facendo, con ogni probabilità scoprirai di essere divenuto per gli altri una persona interessante e non un oggetto. Questo perché le tue decisioni, fatte tenendo conto della Qualità, cambiano anche te. Meglio: non solo cambiano te e il lavoro, ma cambiano anche gli altri, perché la Qualità è come un'onda. Quel lavoro di Qualità che pensavi nessuno avrebbe notato viene notato eccome, e chi lo vede si sente un pochino meglio: probabilmente trasferirà negli altri questa sua sensazione e in questo modo la Qualità continuerà a diffondersi." (Robert M. Pirsig)

Laboratorio Ska: cinque candeline

Oggi festeggiamo, sono 5 anni che è aperta la nostra comunità "Laboratorio Ska" e ne sono passati di ragazzi e di operatori, educatori, volontari, tirocinanti ecc ... grazie a tutti!

Allora ci regaliamo una poesia di 4 minuti fatta solo di acqua, colore e magia.
Stefano


10 competenze per il 2020





"Research by the Institute for the Future released in a report entitled “Future Work Skills 2020″ shows that preparing for a specific career area based on content is difficult and, instead, people should be developing certain broad skills. These same skills are important for our students to learn. The report explains each of the skills in detail, and also goes into the implications for education and policies."


.... si certo oltre a parlare inglese ci sono 10 competenze indispensabili nei prossimi anni e sono:

Sense-making. La capacità di determinare il significato più profondo o significato di ciò che viene espresso

Intelligenza sociale. La possibilità di connettersi agli altri inmodo profondo e diretto, di sentire e stimolare reazioni einterazioni desiderate

Novel e il pensiero adattativo. Proficiency a pensare e trovare soluzioni e risposte al di là di ciò che è meccanico o rule-based

Cross-culturale competenza. La capacità di operare in diversi contesti culturali

Pensiero computazionale. La capacità di tradurre grandi quantità di dati in concetti astratti e di comprendere i dati ragionamento basato

New-mediatica. La capacità di valutare criticamente e sviluppare contenuti che utilizza nuove forme di comunicazione e di sfruttare questi mezzi per la comunicazione persuasiva

Transdisciplinarità. Alfabetizzazione e capacità di comprendere i concetti attraverso le discipline multiple

Design mind-set. Capacità di rappresentare e sviluppare le attività ei processi di lavoro per i risultati desiderati

Gestione del carico cognitivo. La capacità di discriminare efiltrare le informazioni per importanza e per capire come massimizzare le funzioni cognitive utilizzando una varietà distrumenti e tecniche

La collaborazione virtuale. La capacità di lavorare in modo produttivo, l'impegno e dimostrare unità presenza come membro di una virtual teamvc



fonte: educationaltechnologyguy.blogspot.com/ (Blog da tenere d'occhio!)

l'analfabeta del futuro


L'analfabeta del 21° secolo non sarà chi non è in grado di leggere e scrivere, ma chi non riuscirà ad imparare, disimparare ed imparare di nuovo. (Alvin Toffler, futurologo)

E come educazione



Il compito principale dell'educazione è soprattutto quello di formare l'uomo, o piuttosto di guidare lo sviluppo dinamico per mezzo del quale l'uomo forma se stesso ad essere un uomo. (Jacques Maritain)

CALDOGNO: presentazione scuola di lingue


Vuoi imparare una lingua straniera o approfondirla? 
Vuoi viaggiare e comunicare con le persone che incontri? 
Vuoi uno strumento in più per il tuo lavoro? 
Ora hai una scuola vicino a te! 
Contatta la Biblioteca di Caldogno!



Presentazione scuola di lingue a Caldogno 
Mercoledì 28 settembre 2011@18.00, 
Barchesse di Villa Caldogno

Corsi di lingua: inglese, spagnolo, portoghese,
francese, tedesco, arabo e giapponese.
Livelli: base, intermedio ed avanzato.

Durata: 30 ore con insegnante qualificato e possibilità di seminari intensivi onetoone

I corsi si terranno in piazza Chiesa di CRESOLE, (sopra il bar) sede di LaboratorioSKA
il mercoledì o giovedì sera Orari 19.00 - 20.30 e 20.30 - 22.00
Info: Biblioteca di Caldogno - t. 0444.905054 - Info@lezionidivolo.it

Cerchiamo Volontari e Tirocinanti

COST cooperativa sociale di Vicenza

Se vuoi sperimentarti in lavori con i bambini e ragazzi, se ti interessano servizi territoriali innovativi e se vuoi capire se il lavoro nel sociale potrà essere la tua professione ... se sei in zona Vicenza chiamaci e vieni a trovarci, noi cerchiamo tirocinanti e stagisti.
INFO: 329 9620085

Centri Estivi a Cresole 2011



Anche quest’anno abbiamo contribuito all’organizzazione dei centri estivi del Circolo NOI di Rettorgole, a Cresole di Caldogno. Quest’anno è stato particolarmente importante realizzare questa attività nel luogo più colpito dall’alluvione di novembre.

I centri estivi sono un modo per aggregare i bambini dopo la pausa estiva e certamente un modo per fare dare una mano alle famiglie. Il Comune di Caldogno anche quest’anno ha sostenuto questa nostra attività e noi abbiamo curato l’organizzazione. 

Il tema è legato anno europeo del volontariato e della cittadinanza attiva; in sostanza nelle tre settimane, dal 22 agosto a 9 settembre, si è parlato di: io e gli altri, io e la natura e io e gli animali.
Abbiamo fatto tante cose, riciclaggio e raccolta diff. e riuso, azioni di Guerrilla Gardening, equitazione, ascoltato i volontari dell’Empa ecc. Con una partecipazione di 65 bimbi.
Pubblichiamo alcune foto... presto disponibili per i genitori.

ALTAVILLA VICENTINA: Parte oggi il Festival della Comunità Educante


Il Festival della comunità educante raggruppa una serie di iniziative organizzate con le agenzie educative del nostro territorio. l’amministrazione di altavilla Vicentina è impegnata, da qualche anno, in un percorso con scuole, parrocchia, associazioni e mondo del volontariato per migliorare e consolidare l’offerta dei servizi rivolti ai bambini e ai giovani.
In questo percorso vogliamo coinvolgere le famiglie per condividere i principi, le metodologie e le attività proposte che le agenzie edu- cative stanno portano avanti. La finalità di questa iniziativa è quella di aumentare la collaborazione tra i genitori e gli educatori che sono impegnati a vario titolo sul territorio.


info: Stefano Coquinati
tel. 329 96 200 85
www.comunitaeducante.blogspot.com

Molteplicità delle lingue per rafforzare l' Europa

Un gruppo di personalità del mondo della cultura, costituito ad iniziativa del presidente della Commissione europea José Manuel Durão Barroso e del commissario per il multilinguismo Leonard Orban, è stato chiamato a prestare la sua consulenza sul contributo che il multilinguismo può dare al dialogo interculturale e alla comprensione reciproca dei cittadini nell’Unione europea.


La diversità linguistica costituisce per l’Europa una sfida, ma una sfida che noi consideriamo salutare.
Per poter gestire efficacemente questa diversità, l’Unione europea deve affrontare questioni che, nel mondo d’oggi, sono diventate prioritarie e non possono più essere eluse senza compromettere il futuro. Come far vivere insieme in modo armonioso tante popolazioni diverse? Come dar loro il senso di un destino comune, di un’appartenenza comune? Dobbiamo cercare di definire un’identità europea? Questa identità potrà conciliare tutte le nostre differenze? Potrà integrare le componenti d’origine non europea? Il rispetto delle differenze culturali è compatibile con il rispetto dei valori fondamentali?
Vedi documento

Il fenomeno Scuole Aternative

Montessori, Steineriane, libertarie il boom delle scuole alternative.




Un diverso approccio alla didattica. In Italia già 50mila bambini le frequentano, dopo la fuga dalle "tradizionali". In cerca di un percorso sereno, non di una corsa a ostacoli fra tagli e istituti in crisi di identità.


ROMA - C'è chi sceglie il metodo Montessori, chi la pedagogia di Rudolf Steiner, chi si affida al "Reggio approach", chi, addirittura, i figli a scuola non li manda affatto. C'è chi crea asili d'infanzia in autogestione e chi finanzia in proprio classi e aule, restaurando magari una casa colonica o un edificio abbandonato, purché il crescere e l'apprendere siano percorsi sereni, e non una corsa ad ostacoli in scuole statali flagellate dai tagli e spesso in grave crisi di identità.......


fonte: repubblica.it
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COMUNITà EDUCANTE i presupposti


Oggi è sempre più forte la necessità di stimolare la riflessione sui percorsi, i modelli, le metodologie delle diverse agenzie educative (famiglia, scuola, interventi di tipo sociale,…) che nel nostro territorio hanno la responsabilità di accompagnare e guidare le nuove generazioni nel processo di crescita e di inserimento nel mondo adulto.

L’obiettivo è quello di creare un sistema educativo, inteso in senso ampio, che si confronti con la sua capacità di proporre un modello di comunità educante, al cui interno le relazioni tra individui, siano essi adulti o ragazzi, vengano pensate come scambio e dialogo, a partire dal riconoscimento di ogni individuo come risorsa da attivare e valorizzare, rispettando le differenze dei punti di vista e della soggettività nell’ambito di un processo di ricerca comune.

Una comunità locale si educa, e quindi diventa educativa, nella misura in cui si occupa dell’intera realtà culturale e sociale che la caratterizza e la definisce tenendo conto di in tutti gli aspetti che ne consentono l’esistenza e ne sviluppano o ne deteriorano la vita, per poter rafforzare quindi i punti di eccellenza e superare quelli critici e contraddittori. Infatti il mondo degli adulti nel suo complesso e non solo il mondo familiare – che pur resta il luogo decisivo per il benessere personale e sociale degli individui – è il contesto nel quale vengono costruiti ed elaborati i fattori di protezione e insieme i fattori di rischio dei soggetti in formazione, per cui migliorare tale “contesto” significa operare per un maggiore e più organico sviluppo complessivo.


Doc:Progetto Comunità Educante
Elaborazione: coquinati@lezionidivolo.it
Data: 08/07/2008
Comittente Comune di Altavilla Vicentina