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10 competenze per il 2020





"Research by the Institute for the Future released in a report entitled “Future Work Skills 2020″ shows that preparing for a specific career area based on content is difficult and, instead, people should be developing certain broad skills. These same skills are important for our students to learn. The report explains each of the skills in detail, and also goes into the implications for education and policies."


.... si certo oltre a parlare inglese ci sono 10 competenze indispensabili nei prossimi anni e sono:

Sense-making. La capacità di determinare il significato più profondo o significato di ciò che viene espresso

Intelligenza sociale. La possibilità di connettersi agli altri inmodo profondo e diretto, di sentire e stimolare reazioni einterazioni desiderate

Novel e il pensiero adattativo. Proficiency a pensare e trovare soluzioni e risposte al di là di ciò che è meccanico o rule-based

Cross-culturale competenza. La capacità di operare in diversi contesti culturali

Pensiero computazionale. La capacità di tradurre grandi quantità di dati in concetti astratti e di comprendere i dati ragionamento basato

New-mediatica. La capacità di valutare criticamente e sviluppare contenuti che utilizza nuove forme di comunicazione e di sfruttare questi mezzi per la comunicazione persuasiva

Transdisciplinarità. Alfabetizzazione e capacità di comprendere i concetti attraverso le discipline multiple

Design mind-set. Capacità di rappresentare e sviluppare le attività ei processi di lavoro per i risultati desiderati

Gestione del carico cognitivo. La capacità di discriminare efiltrare le informazioni per importanza e per capire come massimizzare le funzioni cognitive utilizzando una varietà distrumenti e tecniche

La collaborazione virtuale. La capacità di lavorare in modo produttivo, l'impegno e dimostrare unità presenza come membro di una virtual teamvc



fonte: educationaltechnologyguy.blogspot.com/ (Blog da tenere d'occhio!)

C come collaborare (co-labore)


Collaborare (co-labore) vuol dire lavorare insieme, il che implica una condivisione di compiti, e una esplicita intenzione di "aggiungere valore" - per creare qualcosa di nuovo o differente attraverso un processo collaborativo deliberato e strutturato, in contrasto con un semplice scambio di informazioni o esecuzione di istruzioni.

Riparte la scuola di lingue!

Imparare una lingua è una cosa che tutti possono fare e a qualsiasi età, perché non si è mai troppo vecchi per imparare una lingua!


In molti paesi è perfettamente normale che la maggior parte della popolazione abbia la padronanza di tre lingue. Nell'Unione europea queste persone hanno la possibilità di trarre pienamente vantaggio dalla cittadinanza europea e dal mercato unico. Sono in grado di muoversi più facilmente tra paesi diversi per motivi di formazione, di lavoro o di altro tipo. Le loro conoscenze linguistiche vengono apprezzate dai datori di lavoro.


La Commissione europea auspica che tutti possano condividere questi vantaggi. Nel libro bianco del 1995 “Insegnare e apprendere: verso la società conoscitiva” si è posta l'obiettivo di portare tutti i cittadini dell'UE a conoscere, oltre alla loro lingua madre, due altre lingue europee.
Leggi articolo Commissione Europea




A giorni in collaborazione con la Biblioteca di Caldogno e l'università popolare di Altavilla Vicentina partiranno i corsi di lingue, con due tipologie di percorsi:

  • iTALK è percorso di gruppo (7-14 persone) per apprendere i fondamentali, tre livelli di apprendimento, ideali anche per prepararsi al conseguimento del First (esame che certifica a livello internazionale le abilità).
  • onetoone è un percorso a lezioni individuali con insegnante madrelingua, si può fare singolarmente o in piccolissimi gruppi, ti permette di concordare orari e frequenza.

Allora che cosa aspetti. info:329 9620085

Il fenomeno Scuole Aternative

Montessori, Steineriane, libertarie il boom delle scuole alternative.




Un diverso approccio alla didattica. In Italia già 50mila bambini le frequentano, dopo la fuga dalle "tradizionali". In cerca di un percorso sereno, non di una corsa a ostacoli fra tagli e istituti in crisi di identità.


ROMA - C'è chi sceglie il metodo Montessori, chi la pedagogia di Rudolf Steiner, chi si affida al "Reggio approach", chi, addirittura, i figli a scuola non li manda affatto. C'è chi crea asili d'infanzia in autogestione e chi finanzia in proprio classi e aule, restaurando magari una casa colonica o un edificio abbandonato, purché il crescere e l'apprendere siano percorsi sereni, e non una corsa ad ostacoli in scuole statali flagellate dai tagli e spesso in grave crisi di identità.......


fonte: repubblica.it
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Una parola da conoscere Literacy



La traduzione del termine inglese literacy è complessa. Il termine italiano "alfabetizzazione" indica da un lato il processo con cui gli analfabeti diventano alfabetizzati, ed è dunque strettamente legato alla nozione di analfabetismo, e dall'altro un insieme di conoscenze e abilità di base, cioè fa riferimento ad un livello minimo di capacità che non esaurisce né costituisce l'obiettivo dell'accertamento del progetto PISA. 
Per superare questi limiti, in altre occasioni si è tradotto l'inglese literacy con il neologismo "letteratismo", parafrasato quest'ultimo con l'espressione "competenze alfabetiche funzionali" (Gallina, 2000; Vertecchi, 2000).


Dopo avere considerato le diverse possibilità, la scelta è stata quella di tradurre il termine literacy con l'espressione "competenza"...


Il termine competenza include una componente di "sapere" e una componente di "saper fare", riflettendo così la definizione di literacy del PISA che fa riferimento alla capacità di cercare, identificare, elaborare e comunicare informazioni.
E' utile ribadire come, nel caso di un termine quale literacy, qualsiasi traduzione abbia limiti e vantaggi e come la nostra scelta sia motivata dall'esigenza di tradurre in modo comprensibile e allo stesso tempo fedele un'espressione e un concetto che sono stati concepiti in un'altra lingua. D'altra parte la difficoltà incontrata nel tradurre il termine literacy in italiano è condivisa dalla maggior parte degli altri Paesi non-anglofoni che partecipano a PISA (come dimostrato dalle risposte riportate) che hanno fatto scelte terminologiche in molti casi analoghe a quella qui proposta.



per la fonte INDIRE clicca qui
The Literacy Project by Google

Curriculum 2.0

Questo video parla di "literacy", cioè le nuove "competenze di base" che stanno diventando sempre più necessarie. ....torneremo sull'argomento.