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Ora più che mai c'è bisogno di comunità


Innanzitutto, la comunità è un luogo «caldo», un posto intimo e confortevole. È come un tetto sotto cui ci ripariamo quando si scatena un temporale, un fuoco dinanzi al quale ci scaldiamo nelle giornate fredde. Fuori, in strada, si annida ogni sorta di pericolo e ogni volta che usciamo dobbiamo sempre stare sul chi vive, badare bene a chi rivolgiamo la parola e a chi ce la rivolge, tenere costantemente alta la guardia. All’interno della comunità, viceversa, possiamo rilassarci: lì siamo al sicuro, non ci sono pericoli in agguato dietro angoli bui (e anzi non esistono proprio «angoli bui»). All’interno di una comunità la comprensione reciproca è garantita, possiamo fidarci di ciò che sentiamo, siamo quasi sempre al sicuro e non capita quasi mai di restare spiazzati o essere colti alla sprovvista. Nessuno dei suoi membri è un estraneo. A volte si può litigare, ma si tratta di alterchi tra amici e tutti cerchiamo di rendere la nostra integrazione ogni giorno più lieta e gradevole. Può capitare che, sebbene guidati dal comune desiderio di migliorare la nostra vita comune, discordiamo sui modi per raggiungere tale obiettivo e, tuttavia, non desideriamo mai il male altrui e possiamo essere certi che tutti coloro che ci circondano non desiderano altro che il nostro bene. (tratto da Bauman, Voglia di comunità)

Laboratorio Ska: cinque candeline

Oggi festeggiamo, sono 5 anni che è aperta la nostra comunità "Laboratorio Ska" e ne sono passati di ragazzi e di operatori, educatori, volontari, tirocinanti ecc ... grazie a tutti!

Allora ci regaliamo una poesia di 4 minuti fatta solo di acqua, colore e magia.
Stefano


E come educazione



Il compito principale dell'educazione è soprattutto quello di formare l'uomo, o piuttosto di guidare lo sviluppo dinamico per mezzo del quale l'uomo forma se stesso ad essere un uomo. (Jacques Maritain)

Cerchiamo Volontari e Tirocinanti

COST cooperativa sociale di Vicenza

Se vuoi sperimentarti in lavori con i bambini e ragazzi, se ti interessano servizi territoriali innovativi e se vuoi capire se il lavoro nel sociale potrà essere la tua professione ... se sei in zona Vicenza chiamaci e vieni a trovarci, noi cerchiamo tirocinanti e stagisti.
INFO: 329 9620085

ALTAVILLA VICENTINA: Parte oggi il Festival della Comunità Educante


Il Festival della comunità educante raggruppa una serie di iniziative organizzate con le agenzie educative del nostro territorio. l’amministrazione di altavilla Vicentina è impegnata, da qualche anno, in un percorso con scuole, parrocchia, associazioni e mondo del volontariato per migliorare e consolidare l’offerta dei servizi rivolti ai bambini e ai giovani.
In questo percorso vogliamo coinvolgere le famiglie per condividere i principi, le metodologie e le attività proposte che le agenzie edu- cative stanno portano avanti. La finalità di questa iniziativa è quella di aumentare la collaborazione tra i genitori e gli educatori che sono impegnati a vario titolo sul territorio.


info: Stefano Coquinati
tel. 329 96 200 85
www.comunitaeducante.blogspot.com

Avete mai pensato ai NON LUOGHI







Nasciamo in clinica, muoriamo in ospedale, viviamo in un perenne transito. Si moltiplicano i luoghi che ci offrono solo una occupazione provvisoria: le catene alberghiere, i club di vacanza, i residence , le abitazioni per la terza età. Si estendono le reti di trasporto di persone o di informazioni e le modalità di scambio apersonale: le carte di credito , i distributori automatici, la vendita per corrispondenza.
Marc Augé, antropologo e studioso delle civiltà antiche, si chiede se la nostra società non stia distruggendo il concetto di luogo, così come si è configurato nelle società precedenti. Il luogo infatti ha tre caratteristiche: è identitario e cioè tale da contrassegnare l’ identità di chi ci abita; è relazionale nel senso che individua i rapporti reciproci tra i soggetti in funzione di una loro comune appartenenza; è storico perchè rammenta all’ individuo le proprie radici. 
leggi l'articolo di Luigi Prestinenza Puglisi



nonluoghi sono quegli spazi dell'anonimato ogni giorno più numerosi e frequentati da individui simili ma soli. Nonluoghi sono sia le infrastrutture per il trasporto veloce (autostrade, stazioni, aeroporti) sia i mezzi stessi di trasporto (automobili, treni, aerei). Sono nonluoghi i supermercati, le grandi catene alberghiere con le loro camere intercambiabili, ma anche i campi profughi dove sono parcheggiati a tempo indeterminato i rifugiati da guerre e miserie. 
Il nonluogo è il contrario di una dimora, di una residenza, di un luogo nel senso comune del termine. E al suo anonimato, paradossalmente, si accede solo fornendo una prova della propria identità: passaporto, carta di credito... Nel proporci una antropologia della surmodernità, Augé ci introduce anche a una etnologia della solitudine.

COMUNITà EDUCANTE i presupposti


Oggi è sempre più forte la necessità di stimolare la riflessione sui percorsi, i modelli, le metodologie delle diverse agenzie educative (famiglia, scuola, interventi di tipo sociale,…) che nel nostro territorio hanno la responsabilità di accompagnare e guidare le nuove generazioni nel processo di crescita e di inserimento nel mondo adulto.

L’obiettivo è quello di creare un sistema educativo, inteso in senso ampio, che si confronti con la sua capacità di proporre un modello di comunità educante, al cui interno le relazioni tra individui, siano essi adulti o ragazzi, vengano pensate come scambio e dialogo, a partire dal riconoscimento di ogni individuo come risorsa da attivare e valorizzare, rispettando le differenze dei punti di vista e della soggettività nell’ambito di un processo di ricerca comune.

Una comunità locale si educa, e quindi diventa educativa, nella misura in cui si occupa dell’intera realtà culturale e sociale che la caratterizza e la definisce tenendo conto di in tutti gli aspetti che ne consentono l’esistenza e ne sviluppano o ne deteriorano la vita, per poter rafforzare quindi i punti di eccellenza e superare quelli critici e contraddittori. Infatti il mondo degli adulti nel suo complesso e non solo il mondo familiare – che pur resta il luogo decisivo per il benessere personale e sociale degli individui – è il contesto nel quale vengono costruiti ed elaborati i fattori di protezione e insieme i fattori di rischio dei soggetti in formazione, per cui migliorare tale “contesto” significa operare per un maggiore e più organico sviluppo complessivo.


Doc:Progetto Comunità Educante
Elaborazione: coquinati@lezionidivolo.it
Data: 08/07/2008
Comittente Comune di Altavilla Vicentina