Sportello Pedagogico per Genitori ed Alunni a Costabissara

“Senza crisi non ci sono sfide ...

 E' nella crisi che emerge il meglio di ognuno.”
(A. Einstein) 

Lo “Sportello Pedagogico” 
è un servizio di consulenza rivolto a genitori e ad alunni, attivo presso le scuole medie. Si propone di aiutare la famiglia sul versante educativo, offrendo un luogo di confronto e di crescita. Questo tipo di supporto migliora le capacità dei genitori di comprendere e gestire in modo più sereno il rapporto con i propri figli e permette a quest’ultimi di imparare a  relazionarsi in maniera positiva. Le difficoltà relazionali, normali in fase di crescita, si superano facilmente con qualche piccolo aiuto.

Cosa: é un servizio a disposizione di alunni e genitori delle scuole materne, elementari e medie dei comuni di Costabissara e Gambugliano.

Quando: ogni giovedì dalle 10.30, il dott. Coquinati riceve solo su appuntamento.

Dove: presso le Scuole Medie di Costabissara.

Informazioni e prenotazioni al numero 0444.971163


Il servizio è gratuito, finanziato da:
Comune di Costabissara e Comune di Gambugliano.

...e dopo le medie come ti orienti?


Il servizio si rivolge ai ragazzi di seconda e terza media che si trovano di fronte alla scelta della scuola superiore. Si tratta di un precorso individuale basato su colloqui ed attività formative. 

Gli obiettivi sono: 

  • Scoperta e l'analisi delle propensioni e delle aspirazioni personali.
  • Guida nella raccolta delle informazioni sulle scuole ed analisi delle caratteristiche.
  • Confronto delle propensioni allo studio con le richieste dalle scuole prese in esame. 

Sono previsti sei incontri della durata di un'ora, quattro con l'alunno e due con la partecipazione anche dei genitori.

Metodo di Studio un corso per renderlo efficace



Il servizio si rivolge ad alunni delle scuole secondarie (medie e superiori) e a chiunque voglia migliorare le proprie capacità di apprendimento.
Il percorso si svolge individualmente ed ha durata di sette ore.
Il primo colloquio informativo con i genitori è gratuito.

Obiettivi del percorso:

  • Focalizzare le motivazioni del proprio impegno scolastico.
  • Acquisire consapevolezza delle modalità di apprendimento.
  • Imparare ad organizzare le attività di studio.
  • Utilizzo degli strumenti che facilitano l’apprendimento.
L'attività con il coach può essere svolta presso la nostra sede di Caldogno (Vicenza) oppure via skype. 

Doposcuola: un supporto per i compiti


Attività individuali o in piccoli gruppi  di supporto per i compiti a partire dal dal 16 settembre.
Corsi individuali sul metodo di studio dal 30 settembre.
Le attività si svolgono tutti i pomeriggi, su appuntamento, a Cresole di Caldogno.

Per un colloquio informativo gratuito potete contattare il numero 329.9620085 oppure tramite mail info@lezionidivolo.it




La crisi, i servizi al cittadino e la resilienza

La situazione economica che il nostro paese sta attraversando ha imposto in molti settori una profonda revisione che in diversi casi ha coinciso con dolorose ristrutturazioni, tagli, ridimensionamenti e, a volte, eliminazione di servizi. Ma è proprio in questa situazione di crisi che si osservano quei fenomeni di innovazione sociale che portano ad affrontare in modo alternativo i nuovo bisogni emergenti dalla società.

La crisi, i servizi al cittadino e la resilienza

Vivere la comunità fa bene alla salute


Ampi studi hanno confermato che un forte senso della comunità ed il supporto che può dare, sono fattori determinanti nella ripresa da un attacco cardiaco. Per “comunità” non intendo qualcosa di localizzato su un mappa (sebbene anche questa si a comunità). Mi riferisco al senso di appartenenza ad almeno un gruppo di persone. Potrebbe essere una comunità religiosa, un’organizzazione civica o la squadra di bocce. Una comunità potrebbe comprendere tutte le persone che si servono della drogheria all’angolo.

Durante gran parte della storia dell’umanità, “comunità” era la tribù, e più tardi, il villaggio. All’inizio la comunità offriva sicurezza e protezione da ciò che poteva costituire una minaccia. Oggi, in assenza di comunità tribali, molte persone devono essere responsabili della propria sicurezza. Credo che l’alto livello di ansia della nostra società sia dovuto alla mancanza del senso di appartenenza.

Se avete buoni amici siete sulla buona strada per costruire una comunità. Nutrire questa connessione fa bene alla vostra salute ed è un dono per Gaia. Credo che la sopravvivenza dell’umanità dipenda dal riuscire a sviluppare una comunità globale… e in fretta.

Questo lo dice Patch Adams
Visite e Domicilio Come possiamo guarire il mondo una visita alla volta (ed. Urra)

I bisogni delle famiglie e le parrocchie, sfide e opportunità


I bisogni delle famiglie sono oggi una sfida e una opportunità. Il privato sociale e le parrocchie possono ricevere nuova vitalità da collaborazioni e progetti comuni, anche perché chiese e oratori sono ancor oggi dei nodi importantissimi delle comunità locali. La Comunità Educativa Diurna Laboratorio SKa rappresenta una esperienza in questa direzione. In questo articolo presentiamo l'esperienza.



"In un epoca di crisi economica siamo abituati a fare ogni giorno dei bilanci, si tratta sempre di “bilanci economici”: il prezzo della benzina, gli stipendi, il costo della spesa e così via.
Io vorrei proporvi un “bilancio sociale” di un’attività che si svolge a Cresole.
Sopra il Bar, nelle ex-sale della dottrina cristiana, da cinque anni c’è una piccola “comunità diurna per minori” che accoglie bambini e ragazzi delle scuole elementari e medie. 
Il servizio, che opera in stretta collaborazione con Comune e Ulss, supporta le famiglie nel difficile compito dell’educazione dei figli.

La comunità apre poco prima di mezzogiorno, un operatore predispone il pranzo per i ragazzi che arrivano direttamente da scuola, si mangia insieme, si lavano i piatti, si fanno dei piccoli lavori domestici e poi c’è il tempo di rilassarsi ... almeno fino alle 15.00! Cominciano poi i compiti, quelli per casa, che sono molto importanti perché l’autostima dei ragazzi, a questa età, è legata al successo scolastico. Ci sono anche bambini e ragazzi che vengono solo per il doposcuola: per fare i compiti o per prepararsi in qualche materia “particolare”. Si lavora in piccoli gruppi di due tre ragazzi.
A metà pomeriggio c’è la merenda che si prepara insieme e poi finalmente si può giocare e fare altre attività con gli educatori. Alla sera, prima di cena i ragazzi tornano a casa. Naturalmente ogni giorno ci si giostra anche con tutti gli altri impegni: catechismo, calcio e sport vari.... come per tutti i ragazzi del nostro territorio.
Cerchiamo inoltre di supportare i genitori che richiedono il nostro aiuto per comprendere le situazioni problematiche che stanno vivendo e per capire come meglio gestirle.

Veniamo al bilancio....
Ma quali sono gli obiettivi? Il primo è sicuramente offrire un ambiente sereno e positivo ai ragazzi, fornire un supporto per le attività scolastiche e migliorare la loro capacità di stare con gli altri, la socializzazione, la condivisione, il rispetto delle regole ecc.
Quanti ragazzi hanno frequentato la comunità? In comunità di solito ce ne sono tre o quattro “stabili” più se ne aggiungono un bel gruppo per i compiti. In questi anni sono passati più di trenta ragazzi. La maggior parte proveniente dal nostro territorio.
Gli operatori sono giovani, laureati o studenti che si stanno specializzando in scienze dell’educazione, psicologia o servizi sociali. 
Quando? La comunità è aperta cinque giorni a settimana, per tutto l’anno, chiude solo una settimana a Natale e una a ferragosto. 
Per noi è molto importante essere inseriti nel territorio, cerchiamo di collaborare attivamente con la scuola, la rete di servizi, il volontariato e le persone che sono attorno alle famiglie che seguiamo. Da qualche anno collaboriamo con il Circolo Noi organizzando i Centri Estivi. 

Questo è un piccolo bilancio sociale di una attività in Parrocchia di Cresole, ma se volete saperne di più venite a trovarci, contattandoci al numero 329.9620085 oppure attraverso l’indirizzo mail info@lezionidivolo.it" 

Stefano Coquinati, Tempo di bilanci, Caldogno, Notiziario Parrocchia di Cresole,  2012

Il sapere nelle mani: gli anziani, l’economia e il ruolo nel progetto locale

Il sapere nelle mani è un progetto che riguarda gli anziani e nasce da una idea molto semplice: ripensare il ruolo delle persone over-65 considerandole una risorsa.




La crisi oggi mette in discussione il modello di sviluppo lineare cui siamo abituati, sviluppo basato sull’idea di espansione infinita dei mercati. Il nostro paese non può più vantare primati nella manifattura e nella produzione industriale. In questo momento abbiamo l’opportunità di ripensare un modello di sviluppo, un modello che preveda un utilizzo più accurato e rispettoso delle risorse. Dovrà essere uno sviluppo sostenibile.

Nel confronto con gli altri  stati l’Italia si distingue in un elemento molto particolare e difficile da ricreare: lo “stile di vita”. Lo “stile di vita” è difficile anche da descrivere, è un insieme di fattori diversi, legati alle possibilità che l’ambiente offre per appagare i bisogni individuali e collettivi. Lo stile di vita è legato a fattori economici, ambientali e sociali.

Ogni luogo ha una sua vocazione che deve essere compresa e valorizzata.
Il fattore economico influenza direttamente lo stile di vita, perché le persone devono avere la possibilità di soddisfare i propri bisogni senza sentirsi minacciati. Non stiamo proponendo un sistema in decrescita, ma un modello che valorizzi il territorio, l’ambiente e le persone permettendo un novo sviluppo economico. La vivibilità di un territorio è legata necessariamente alla vitalità economica e alla qualità delle attività produttive. 
Il secondo elemento importante è l’ambiente, solo recuperando un rapporto equilibrato con il territorio, che abitiamo, possiamo proporre il nostro stile di vita come fattore di successo. I luoghi la loro conformazione, le persone, le loro storie, le competenze che si tramandano sono lo scenario ideale per fare esperienze uniche ed irripetibili. 
Queste, che potremmo definire esperienze “genuine”, possono costituire degli attrattori turistici importantissimi, ma anche dei marchi distintivi e dei veicoli per i prodotti locali: nuove leve per lo sviluppo economico. 
Anche la dimensione sociale deve acquisire una nuova rilevanza, passando attraverso la riscoperta della propria identità nella condivisione dei valori di fondo: un progetto condiviso per un benessere diffuso. 
Dal punto di vista imprenditoriale il nuovo modello non sarà più basato sull’idea di successo individuale, ma su uno sviluppo sociale che coinvolge tutta la popolazione. Si parte da una condivisione dei valori, dalla diffusione di competenze "antiche", per arrivare all’impegno di più persone per un vantaggio diffuso.

Il territorio, l’ambiente, le reti sociali, le competenze, l’imprenditoria, non devono essere considerati una risorsa privata, ma beni pubblici da preservare, rigenerare e valorizzare.

Riscoprire l’identità del territorio è un primo passaggio, bisogna recuperare la memoria collettiva e ridare significato ai luoghi. 
Direi che è necessario ripartire dal il sapere degli anziani: Il sapere delle mani.

"Il sapere delle mani" è un progetto per le università popolari e degli adulti, a cura di  Stefano Coquinati. 
Per ricevere materiale o per una presentazione scrivete a info@lezionidivolo.it