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Il sapere nelle mani

Oggi ci sarà la presentazione dell' ultimo lavoro. I tema è a mio avviso una sfida avvincente:
Anziani e su il loro ruolo economico in relazione alla green economy allo sviluppo locale.


sede Auser di Altavilla Vicentina
mercoledì 23 maggio 2012 ore 15
Mandandoci una mail è possibile avere il materiale.

Sono in crisi... ma...





“Sono in crisi”: chi non ha mai detto, o anche solo pensato, questa frase? Nella vita sono molteplici e variegati gli eventi che minacciano la nostra stabilità, che scuotono dalle fondamenta l’edificio della nostra identità e, se non governati in modo opportuno, possono finire per decostruirlo. Questo perché l’uomo vive nel tempo: non è un’entità che, una volta raggiunta una determinata forma, la mantiene in eterno. Quello che avviene nella nostra vita, che lo vogliamo o no, ci cambia. Gli studi che intraprendiamo, le relazioni che intessiamo, il nostro lavoro, i nostri hobby sono tutti elementi che compartecipano la costruzione dell’identità personale. Può succedere, anzi è ciò che accade la maggior parte delle volte, che nel corso della vita si modifichino degli aspetti che noi riteniamo fondamentali per l’apporto che conferiscono alla nostra identità. Cambiare lavoro, per esempio, è un’eventualità fin troppo frequente oggi, in cui la parola d’ordine è flessibilità. Perdere un elemento che caratterizza in modo forte la nostra personalità può rappresentare un momento di crisi, che se non viene gestita nel modo migliore può avere risvolti molto negativi per la stabilità della persona.
La pedagogia del corso di vita è una disciplina che studia i mutamenti che avvengono durante il corso della vita di ognuno, analizzando in particolare le conseguenze che tali mutamenti provocano nella biografia personale. Proprio sulle problematiche legate all’insorgere della crisi si è interrogato lo psicologo Erik Erikson, che ne ha dato una lettura assolutamente originale e gravida di interessanti spunti di riflessione: utile per i pedagogisti, certo, ma anche per chiunque si trovi ad affrontare una crisi e abbia la necessità di rifletterci sopra e di riprendere le redini della propria vita.
La pedagogia si giustifica perché l’uomo è educabile: la pedagogia deve esistere perché l’uomo è sempre possibile il cambiamento. Compito della pedagogia è aiutare il soggetto a governare il cambiamento, affinché esso proceda nella direzione di costruzione dell’identità anziché in quella di distruzione dell’identità.