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...e dopo le medie come ti orienti?


Il servizio si rivolge ai ragazzi di seconda e terza media che si trovano di fronte alla scelta della scuola superiore. Si tratta di un precorso individuale basato su colloqui ed attività formative. 

Gli obiettivi sono: 

  • Scoperta e l'analisi delle propensioni e delle aspirazioni personali.
  • Guida nella raccolta delle informazioni sulle scuole ed analisi delle caratteristiche.
  • Confronto delle propensioni allo studio con le richieste dalle scuole prese in esame. 

Sono previsti sei incontri della durata di un'ora, quattro con l'alunno e due con la partecipazione anche dei genitori.

Metodo di Studio un corso per renderlo efficace



Il servizio si rivolge ad alunni delle scuole secondarie (medie e superiori) e a chiunque voglia migliorare le proprie capacità di apprendimento.
Il percorso si svolge individualmente ed ha durata di sette ore.
Il primo colloquio informativo con i genitori è gratuito.

Obiettivi del percorso:

  • Focalizzare le motivazioni del proprio impegno scolastico.
  • Acquisire consapevolezza delle modalità di apprendimento.
  • Imparare ad organizzare le attività di studio.
  • Utilizzo degli strumenti che facilitano l’apprendimento.
L'attività con il coach può essere svolta presso la nostra sede di Caldogno (Vicenza) oppure via skype. 

Doposcuola: un supporto per i compiti


Attività individuali o in piccoli gruppi  di supporto per i compiti a partire dal dal 16 settembre.
Corsi individuali sul metodo di studio dal 30 settembre.
Le attività si svolgono tutti i pomeriggi, su appuntamento, a Cresole di Caldogno.

Per un colloquio informativo gratuito potete contattare il numero 329.9620085 oppure tramite mail info@lezionidivolo.it




In gita nella città più sostenibile d'europa




Vi proponiamo una interessante idea di Punto 3, insieme al suo partner tedesco Aiforia, propone anche agli studenti di questo nuovo anno scolastico 2012-13 le study visit a Friburgo, città sostenibile ai piedi della Foresta Nera, dove è facile capire e vedere come le scelte ambientali realizzate dalla città negli ultimi 30 anni abbiano contribuito e contribuiscono tuttora a migliorare la qualità della vita dei cittadini.

La proposta, personalizzabile dagli insegnanti in collaborazione con Aiforia attraverso percorsi educativi mirati, si arricchisce quest’anno di nuovi interessanti elementi e di un video di presentazione dove si possono guardare le esperienze già realizzate e i percorsi educativi proposti per le diverse scuole.

Maggiori informazioni sul link 
Tel: 0532 769666
Email: friburgo@punto3.info


NuoviAbitanti: Cultura digitale a scuola

"Un nuovo alfabeto per l’Italia: La rivoluzione non è nel futuro è già iniziata, è pacifica ecologica ed intelligente"

Ora più che mai c'è bisogno di comunità


Innanzitutto, la comunità è un luogo «caldo», un posto intimo e confortevole. È come un tetto sotto cui ci ripariamo quando si scatena un temporale, un fuoco dinanzi al quale ci scaldiamo nelle giornate fredde. Fuori, in strada, si annida ogni sorta di pericolo e ogni volta che usciamo dobbiamo sempre stare sul chi vive, badare bene a chi rivolgiamo la parola e a chi ce la rivolge, tenere costantemente alta la guardia. All’interno della comunità, viceversa, possiamo rilassarci: lì siamo al sicuro, non ci sono pericoli in agguato dietro angoli bui (e anzi non esistono proprio «angoli bui»). All’interno di una comunità la comprensione reciproca è garantita, possiamo fidarci di ciò che sentiamo, siamo quasi sempre al sicuro e non capita quasi mai di restare spiazzati o essere colti alla sprovvista. Nessuno dei suoi membri è un estraneo. A volte si può litigare, ma si tratta di alterchi tra amici e tutti cerchiamo di rendere la nostra integrazione ogni giorno più lieta e gradevole. Può capitare che, sebbene guidati dal comune desiderio di migliorare la nostra vita comune, discordiamo sui modi per raggiungere tale obiettivo e, tuttavia, non desideriamo mai il male altrui e possiamo essere certi che tutti coloro che ci circondano non desiderano altro che il nostro bene. (tratto da Bauman, Voglia di comunità)

CHANGE Five steps to becoming Smart by Nature... Cinque passi per Scuole Eco-Intelligenti

Il Centro per l’Alfabetizzazione Ecologica (Center for Ecoliteracy) ha identificato un processo in cinque fasi  per aiutare le scuole a diventare Smart by Nature; questo processo si basa sulle modalità del cambiamento dei sistemi viventi ed è destinato a durare a lungo se coinvolgerà tutte le scuole. I giovani imparano da tutto ciò che si fa nella scuola, dal cibo alla cura dei giardini al progetto e alla manutenzione degli edifici degli edifici alle attività curriculari nelle aule.
Non ci sono due scuole che abbiano lo stesso contesto e non esiste  la ‘taglia unica’ del progetto dell’istruzione per la sostenibilità. Le cinque fasi che suggeriamo sono il risultato del lavoro fatto dal Centro insieme a centinaia di scuole e incorporano la saggezza di  alcune altre organizzazioni e aziende che operano nel campo.
Adattatele al vostro contesto. Ricordatevi che i grandi cambiamenti di interi sistemi spesso cominciano con piccoli passi. Trovate altre persone che abbiano le stesse vostre intenzioni e cominciate ad agire ricordando sempre a voi stessi  perché lo state facendo, perseverate e imparate dalla vostra esperienza.



  • ORGANIZZARE Identificare le persone che condividono le vostre stesse preoccupazioni e gli stessi interessi e concentrate i vostri sforzi su di loro. La sostenibilità è una pratica comunitaria. Aspettatevi di avere sorprese da chi è ( e da chi non è) interessato. I vostri alleati possono includere gli studenti, i membri del PTA (Parent Teacher Association) e del PTO (Parent Teacher Organisation), l’infermiera della scuola,  i genitori, gli insegnanti, i membri del consiglio, e gli imprenditori locali. Più è vasta la rappresentanza all’interno della vostra comunità scolastica, maggiori sono le opportunità di successo. Il sostegno da parte dei direttori, dei presidi e del consiglio di amministrazione può essere cruciale, -amministratori, custodi, personale addetto alla mensa e altri- il cui lavoro verrà influenzato dai vostri sforzi. Se la scuola vi sembra pronta, istituite un gruppo ‘verde’, un consiglio ecologico o comitati simili.  Se è possibile fate in modo di liberare da altre responsabilità un personaggio chiave che coordini il processo
  • PREFIGURARE Tenete in mente l’obiettivo, elaborando una dichiarazione della vostra visione o una definizione operativa su che cosa significhi la sostenibilità nella vostra scuola. Il processo di collaborazione per la creazione di una visione adatta alla vostra scuola può essere importante come la visione stessa. Visualizzate il laureato Smart by Nature. Che cosa dovrebbe conoscere, saper valutare e essere capace di fare? Prendetevi un tempo per assicurarvi che le persone chiave del campus comprendano e sostengano la visione. Presentarla al resto della comunità crea le opportunità per gli studenti di produrre arte, scritti, musica e teatro. Ottenere il sostegno dei Consigli di Facoltà, delle associazioni dei genitori, dei consigli di amministrazione rafforza l’impegno della comunità.
  • FARE IL PUNTO Verificate la sostenibilità dei bilanci e del curriculum per stabilire le priorità. La sostenibilità ha le sue radici in una conoscenza profonda del luogo. Cominciate col conoscere il vostro luogo. Rilevate l’impatto ambientale delle politiche e delle pratiche della scuola per definire le priorità  e stabilire le linee base per misurare il vostro successo. I bilanci possono venire estesi a tutti gli aspetti. Uso dell’energia e dell’acqua, sostanze chimiche usate nei laboratori di scienze, sostanze usate per la pulizia o quelle usate nei pesticidi; alle politiche degli acquisti, al riciclo e alla gestione dei rifiuti. Possono focalizzarsi su un tema o su una intera gamma di temi. Analizzate il curriculum per trovare dove il contenuto e i metodi del vostro insegnamento sostengono già la vostra visione. Guardate oltre “gli studi ambientali”, guardate all’intero curriculum. Domandatevi come potete costruire sulla base di quello che avete fatto fino ad ora. Cercate i dati dovunque potete- i conti relativi ai servizi e all’acqua, le spese per i mezzi di trasporto della scuola, le ricevute del materiale di cancelleria o i pagamenti per lo smaltimento dei rifiuti, per i servizi locali, attività commerciali, aziende governative e altre iniziative […] Fate in modo che i bilanci siano parte dell’apprendimento di che cosa sia la sostenibilità. 
  • PROGRAMMARE Create una strategia e passate dalla visione all’azione. Il mondo reale è l’ambiente ottimale per l’apprendimento. Fate del campus  un laboratorio per affrontare i temi reali della sostenibilità.  Stabilite obiettivi grandi gestibili a piccoli passi. Identificate le azioni che possono avere gli impatti maggiori sulle comunità e i temi che più le stimolano. I grandi obiettivi e le grandi sfide che portano a un cambiamento sostanziale sono importanti, ma lo sono anche i risultati più immediati che consentono di sperimentare dei successi e di avere un riconoscimento, incoraggiandoli a  raggiungere obiettivi più alti. Cominciate con un progetto fattibile: non è necessario che facciate tutto in una volta. Ammettete che il cambiamento può essere molto difficile. Accelerate l’educazione e la formazione di cui studenti e docenti  avranno bisogno per cambiare il  comportamento, per adottare nuove pratiche e usare nuovi strumenti. Fate in modo che sia divertente. Giochi, competizioni e premi per le risoluzioni  creative dei problemi possono  motivare e portare a soluzioni sorprendenti. Create associazioni con organizzazioni collettive. Localizzate le opportunità per un impegno civile  e per un’educazione utile in cui gli studenti possano fare la differenza nelle comunità naturali e locali.
  • RIFLETTERE Chiudete il ciclo di feed-back: monitorate, valutate e celebrate il progresso. La Natura è la nostra Maestra. Gli eco-sistemi naturali e sociali  si sostengono da soli, imparano e si evolvono attraverso le reti di feedback. Configurate processi  che valutino  onestamente il progresso verso i vostri obiettivi come la base da cui partire per fare i passi successivi. Il processo è ciclico. Valutate onestamente quanto quello che state facendo è giusto, ma  preparatevi anche a tornare indietro e  riconsiderare sia la vostra visione che il vostro programma attuativo. Ricordatevi che la comunità è coinvolta in un processo di apprendimento e che non potete predire o gestire perfettamente i cambiamenti nei sistemi complessi. Tenete aggiornata la comunità sul vostro progresso. Programmate eventi per celebrare il vostro successo. Fate attenzione a quello che imparate e tenetelo a mente per la prossima volta.


da: www.ecoliteracy.org traduzione di Franca Bossalino


iTALK - Scuola di lingue 2011-2012





Siamo pronti! ... e non vediamo l'ora.
A brevissimo partiranno i corsi del nuovo anno scolastico,  durante le presentazioni abbiamo incontrato molte persone interessate che saranno in questi giorni ricontattate telefonicamente. 

Vi elenchiamo brevemente le caratteristiche dei percorsi di gruppo che si chiamano iTALK.

I corsi sono organizzati da COST in collaborazione con partner locali: la Biblioteca Comunale di Caldogno, il Comune di Altavilla e Università Popolare UPEP di Altavilla Vic.na.

I corsi hanno durata di 30 ore, lezioni settimanali di un ora e mezza.  I gruppi sono formati di 8-12 persone con competenze omogenee. Costo 180 euro.
Gli insegnanti che mettiamo a disposizione sono laureati nella lingua di insegnamento ed in possesso di certificazioni specifiche per l'insegnamento. 

Ai partecipanti viene rilasciato un attestato di frequenza e di profitto.

I corsi si svolgono lunedì e martedì sera presso il centro pulifunzionale di Altavilla V. (via Marconi)
mercoledì e giovedì sera a Cresole di Caldogno c/o Laboratorio Ska (piazza Chiesa Cresole, 39).

Ulteriori informazioni si possono avere telefonando al numero 329 9620085.


Se non vi basta e volete un percorso personalizzato nei tempi e negli obiettivi didattici la proposta giusta è"onetoone".  Informazioni al numero 329 9620085.

Non esitate a chiamare per ogni informazione o chiarimento.

Icoming 2011 al TGextra

Servizio e intervista sul progetto integrazione scolastica e sociale per minori




TGextra - Progetto Incoming 2011 - clicca il video e vai al minuto 4.10



l'analfabeta del futuro


L'analfabeta del 21° secolo non sarà chi non è in grado di leggere e scrivere, ma chi non riuscirà ad imparare, disimparare ed imparare di nuovo. (Alvin Toffler, futurologo)

CALDOGNO: presentazione scuola di lingue


Vuoi imparare una lingua straniera o approfondirla? 
Vuoi viaggiare e comunicare con le persone che incontri? 
Vuoi uno strumento in più per il tuo lavoro? 
Ora hai una scuola vicino a te! 
Contatta la Biblioteca di Caldogno!



Presentazione scuola di lingue a Caldogno 
Mercoledì 28 settembre 2011@18.00, 
Barchesse di Villa Caldogno

Corsi di lingua: inglese, spagnolo, portoghese,
francese, tedesco, arabo e giapponese.
Livelli: base, intermedio ed avanzato.

Durata: 30 ore con insegnante qualificato e possibilità di seminari intensivi onetoone

I corsi si terranno in piazza Chiesa di CRESOLE, (sopra il bar) sede di LaboratorioSKA
il mercoledì o giovedì sera Orari 19.00 - 20.30 e 20.30 - 22.00
Info: Biblioteca di Caldogno - t. 0444.905054 - Info@lezionidivolo.it

Abbiamo un buon progetto: ripensare la mensa scolastica

E’ ora di ripensare la mensa scolastica, sia come organizzazione della pausa scolastica sia per ciò che riguarda l’aspetto nutrizionale.


Forse da noi il momento della pausa non è mai stato visto dalla giusta prospettiva, incastrato tra la scuola del mattino e la scuola del pomeriggio, spesso uguali; in più frutto di una idea fondamentalista di alimentazione.
La mensa dovrebbe essere un momento di pausa e relax in cui poter staccare la spina e fare pensare ad altro.
L’alimentazione va ripensata riequilibrando la colazione e la cena e alleggerendo il mezzodì. I genitori vanno coinvolti e aiutati a capire i meccanismi dell’alimentazione. Ai bambini va data la possibilità di fare un break, perché per la maggior parte di loro questo è quello che fanno già. Basta con le scatole di plastica con cibo gommoso e bagnato dalla condensa. Basta allo spreco e soprattutto basta a sottovalutare un momento così importante dal punto di vista educativo.....
Se sei un insegnante, un amministratore, un genitore e vuoi ragionare con noi mettiti in contatto: info@lezionidivolo.it

Il fenomeno Scuole Aternative

Montessori, Steineriane, libertarie il boom delle scuole alternative.




Un diverso approccio alla didattica. In Italia già 50mila bambini le frequentano, dopo la fuga dalle "tradizionali". In cerca di un percorso sereno, non di una corsa a ostacoli fra tagli e istituti in crisi di identità.


ROMA - C'è chi sceglie il metodo Montessori, chi la pedagogia di Rudolf Steiner, chi si affida al "Reggio approach", chi, addirittura, i figli a scuola non li manda affatto. C'è chi crea asili d'infanzia in autogestione e chi finanzia in proprio classi e aule, restaurando magari una casa colonica o un edificio abbandonato, purché il crescere e l'apprendere siano percorsi sereni, e non una corsa ad ostacoli in scuole statali flagellate dai tagli e spesso in grave crisi di identità.......


fonte: repubblica.it
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Una parola da conoscere Literacy



La traduzione del termine inglese literacy è complessa. Il termine italiano "alfabetizzazione" indica da un lato il processo con cui gli analfabeti diventano alfabetizzati, ed è dunque strettamente legato alla nozione di analfabetismo, e dall'altro un insieme di conoscenze e abilità di base, cioè fa riferimento ad un livello minimo di capacità che non esaurisce né costituisce l'obiettivo dell'accertamento del progetto PISA. 
Per superare questi limiti, in altre occasioni si è tradotto l'inglese literacy con il neologismo "letteratismo", parafrasato quest'ultimo con l'espressione "competenze alfabetiche funzionali" (Gallina, 2000; Vertecchi, 2000).


Dopo avere considerato le diverse possibilità, la scelta è stata quella di tradurre il termine literacy con l'espressione "competenza"...


Il termine competenza include una componente di "sapere" e una componente di "saper fare", riflettendo così la definizione di literacy del PISA che fa riferimento alla capacità di cercare, identificare, elaborare e comunicare informazioni.
E' utile ribadire come, nel caso di un termine quale literacy, qualsiasi traduzione abbia limiti e vantaggi e come la nostra scelta sia motivata dall'esigenza di tradurre in modo comprensibile e allo stesso tempo fedele un'espressione e un concetto che sono stati concepiti in un'altra lingua. D'altra parte la difficoltà incontrata nel tradurre il termine literacy in italiano è condivisa dalla maggior parte degli altri Paesi non-anglofoni che partecipano a PISA (come dimostrato dalle risposte riportate) che hanno fatto scelte terminologiche in molti casi analoghe a quella qui proposta.



per la fonte INDIRE clicca qui
The Literacy Project by Google

Seconda settimana 83 iscritti ai Centri Estivi Noi 2010






E' partita la seconda settima di Centri estivi Noi a Cresole, 83 iscritti, fuori da ogni previsione abbiamo schierato 6 animatori e 6 aiutanti-animatore.

Domani compiti
Venerdì pattini.....
Metteremo a disposizione CD con le foto dell'attività.

Alfabetizzazione e competenze per il XXI secolo


In questa nostra epoca digitale, gli educatori devono padroneggiare alcune abilità conoscitive cruciali. Quali? Il teorico dei media, nonché concreto professionista, Howard Rheingold ha parlato di quattro “Alfabetizzazioni del Ventunesimo secolo” – attenzione, partecipazione, collaborazione e consapevolezza della rete – a cui dobbiamo orientarci, che dobbiamo comprendere e coltivare nell’era digitale. Tutti conosciamo le tre alfabetizzazioni standard del “leggere, scrivere, far di conto”. Che altro è richiesto nella nostra era digitale? Il futurista Alvin Toffler sostiene che, nel ventunesimo secolo, dobbiamo conoscere non solo quelle tre, ma anche come imparare, disimparare e re-imparare. Ragionando su queste suggestioni, ecco qui dieci alfabetizzazioni che sembrano cruciali per la nostra era digitale. Nessuna di queste è rintracciabile nella “metrica” normale del nostro sistema educativo, tuttavia tutte sono abilità cruciali per il nostro tempo.

Attenzione: Quali sono i nuovi modi con cui prestiamo attenzione nell’era digitale? Come dobbiamo cambiare i nostri concetti e pratiche dell’attenzione per una nuova era? Come impariamo e pratichiamo nuove forme di attenzione nell’era digitale?

Partecipazione: Soltanto una piccola percentuale di coloro che usano i nuovi media partecipativi contribuisce realmente. Come incoraggiamo l’interazione e la partecipazione significativa? Con quale obiettivo, a livello culturale, sociale, o civico?

Collaborazione: Come incoraggiamo forme di collaborazione significative e innovative? Gli studi indicano che la collaborazione può riconfermare semplicemente il consenso, agendo più come pressione esercitata dal gruppo dei pari piuttosto che come una leva al vero pensiero originale. Andrebbe forse coltivata una metodologia di “collaborazione per differenza” per potenziare e orientare in modo più significativo e efficace l’apporto che i diversi gruppi possono fornire.

Consapevolezza della rete: Che cosa possiamo fare per meglio capire sia in che modo prosperiamo come individui creativi sia per comprendere appieno il nostro contributo all’interno di una rete fatta di altre persone? Come avere una comprensione adeguata di cosa sia una rete allargata, e ciò che possiamo da essa ottenere?

Disegno e progettazione: In che modo l’informazione è convogliata nelle diverse forme digitali? In che modo capiamo e pratichiamo gli elementi di una buona progettazione in quanto parte delle nostra comunicazione e delle nostre pratiche interazionali?

Descrizione, narrazione: In che modo gli elementi narrativi modellano le informazioni che desideriamo trasferire, aiutandole ad avere forza in un mondo fatto di flussi informativi moltiplicati e tra loro in competizione?

Consumo critico dell’informazione: Senza un filtro (quali i redattori, gli esperti ed i professionisti), molte informazioni sul Internet possono essere inesatte, ingannevoli, o inadeguate. Anche i media tradizionali, naturalmente, risentono di questi difetti che però oggi sono esacerbati dalla diffusione digitale. Come impariamo a essere critici? Quali sono gli standard della credibilità?

Digital Divide, partecipazione digitale: Quali divisioni ancora permangono nella cultura digitale? Vi sono aspetti basilari dell’economia, della cultura, e dei livelli di alfabetizzazione che dettano non solo chi può partecipare all’era digitale ma anche come partecipiamo?

Etica e tutela: In che modo etico e responsabile possiamo muovere partendo da partecipazione, scambio, collaborazione e dalla comunicazione in direzione di una maggiore qualità sociale del vivere, grazie agli strumenti digitali?

Apprendere, disimparare e re-imparare: Alvin Toffler ha detto che, nel mondo in evoluzione rapida del ventunesimo secolo, l’abilità più importante è avere la capacità di fermarsi, vedere che cosa non sta funzionando e conseguentemente scoprire i modi per disimparare i vecchi modelli e reimparare a imparare. Questo richiede il coinvolgimento di tutte altre abilità, ma si tratta forse della singola capacità che è più importante insegnare. Significa che, ogni volta che qualcuno pensa in maniera nostalgica, domandandosi se “i bei vecchi tempi” torneranno, un riflesso “disimparante” possa rapidamente forzare quelle persone a pensare che cosa realmente significa una tal comparazione, che vantaggio ci porta, e cosa di buono possa fare provare a invertire il pensiero stesso. Cosa possono portare “questi nei nuovi giorni”? Proprio in quanto esperimento di pensiero gedanken experiment – il tentativo di disimparare le nostre risposte irriflesse, automatiche, alla situazione del cambiamento è l’unico modo di riflettere veramente sulle nostre abitudini nel resistere al cambiamento.

Articolo in inglese clicca qui.

Incoming 2010 - percorsi di integrazione


Incoming 2010 è un progetto rivolto ai minori italiani e stranieri, finalizzato alla valorizzazione delle diversità e delle caratteristiche di genere, di cultura e di etnia. Il servizio, per i bambini extracomunitari, punta al miglioramento delle capacità di comunicazione, creando quindi i presupposti per un’integrazione positiva con gli altri bambini nella scuola; i bambini italiani hanno la possibilità di curare i compiti per casa e di “ritornare in forma”.


Incoming significa ingresso, l’attività si sviluppa in due settimane, tra la fine di Agosto e l’inizio di Settembre, anticipando quindi l’apertura dell’anno scolastico e prevede da un lato un lavoro sulle competenze linguistiche, dall’altro vuole agevolare l’ingresso o il ritorno a scuola dei ragazzi, mediante un approccio “soft”.


Incoming 2010 sarà attivo dal 30 agosto al 10 settembre nei comuni di Creazzo, Caldogno e Isola Vicentina.